celestino marco cavalli

Miriadi (Northern stars) (2023)

A phosphorescent path
connecting Italy and France
through glowing stones
that look like stars.
A poetic and political action.

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ENG
In the summer of 2023, I created a track of phosphorescent paint on a mountain trail that connects Italy and France.
The landmarks are visible at night, on the Italian side.
By following them, after a fifty-minute walk, one can reach the ridgeline of the mountain, on which a massive metal fence is placed, marking the geographical border between the two countries since the end of World War II.
In the past century, this trail was taken by Jewish people fleeing Nazi persecution and Italians looking for work in the post-war period. Many of them lost their lives on the crossing, due to the darkness and the dangerous nature of some sections.
In 2015, after France reinstated patrols at its border with Italy to limit the flow of undocumented immigrants, the trail has been walked once again by individuals coming from the Global South and traveling North, either to France or other European countries.
During my stay in the area, I witnessed the many difficulties they encounter on the way: often, at night, in the dark, they endanger themselves in an attempt to find the correct path among the many that cross the mountain.
For this reason, I wanted to trace a safe path, using a special phosphorescent paint that can resist for the next ten years; I have applied it only to boulders and rocks rooted in the ground, to guarantee that the route won’t be altered.
The function of my intervention is not intended to be decisive in reaching the French border, as migrants have always used the trail, even before the existence of these tracks.
Instead, the intention is to provide, possibly, a little comfort to people in transit, an attempt to care for those who find themselves lost, frightened, confused in the midst of darkness and uncertainty.
My care, in realizing the nocturnal photographs, has been to bring earth and sky closer together, creating a connection between the luminous rocks and the stars, which have always guided migrants and determined their destinies.
By placing them before us, we can seize the opportunity to recalibrate ourselves collectively.

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Site-specific installation.
The phosphorescent paint is made to last, hopefully, for several years.
The work also includes artefacts, such as stones taken from the site and tools used for the action, including protective gloves and brushes, still bearing traces of phosphorescent paint.

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ITA
Nell’estate del 2023 ho realizzato una traccia di vernice fosforescente su un sentiero di montagna che collega l’Italia e la Francia.
I segni sono visibili di notte, sul versante italiano.
Seguendoli, dopo circa cinquanta minuti di cammino, si raggiunge il crinale della montagna, su cui è posta una massiccia rete metallica, a delimitare il confine geografico tra i due paesi dopo la Seconda guerra mondiale.
Nel secolo scorso, questo sentiero era percorso da ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste e italiani in cerca di lavoro nel dopoguerra. Molti di loro persero la vita nell’attraversamento, a causa del buio e della pericolosità di alcuni tratti.
Dopo che lo Stato francese, dal 2015, ha ripristinato i controlli alla frontiera con l’Italia per limitare il flusso di migranti irregolari, il sentiero è tornato ad essere percorso da individui provenienti dal Sud del mondo e diretti verso Nord, in Francia o in altre nazioni europee.
Durante la mia permanenza sul territorio, ho assistito alle tante difficoltà che essi incontrano sulla via: spesso, di notte, con il buio, essi si mettono in pericolo nel tentativo di trovare il sentiero corretto tra i tanti che attraversano la montagna.
Per questo motivo ho voluto tracciare un percorso sicuro, usando una speciale vernice fosforescente, in grado di resistere per i prossimi dieci anni; l’ho applicata esclusivamente su sassi e rocce radicati nel terreno, per garantire che la rotta non venga alterata.
La funzione del mio intervento non è da intendersi come decisiva nel raggiungimento del confine francese, poiché i migranti hanno sempre utilizzato il sentiero, anche prima dell’esistenza di queste tracce.
L’intenzione è invece quella di fornire, possibilmente, un piccolo conforto alle persone che transitano, un tentativo di prendermi cura di chi si ritrova perso, spaventato, confuso in mezzo al buio e all’incertezza.
La mia attenzione, nel realizzare le fotografie notturne, è stata quella di avvicinare terra e cielo, creando una relazione tra i sassi luminosi e le stelle, che da sempre guidano le persone che migrano e determinano i loro destini.
Mettendoci di fronte ad esse, possiamo cogliere l’occasione di ridimensionarci tutti.

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Installazione site-specific.
La vernice fosforescente è fatta per durare, possibilmente, per diversi anni.
L'opera comprende anche oggetti, come pietre prelevate dal sito e strumenti utilizzati per l'azione, tra cui guanti protettivi e pennelli, che portano ancora tracce di vernice fosforescente.